Al lavoro, proteggi il tuo udito!

La perdita d’udito (parziale o totale) legata all’attività lavorativa è definita ipoacusia da trauma acustico cronico e si verifica a seguito dell’esposizione prolungata a rumori con particolari caratteristiche che oltrepassino la soglia stabilita dall’OMS, fissata a 65dB. Tale esposizione eccessiva e prolungata al rumore può provocare anche altri “danni collaterali”, come mal di testa, aumento della pressione sanguigna, vertigini, perdita del sonno, stress.

Quando il problema d’udito viene considerato malattia professionale?
Il danno all’udito è considerato malattia professionale solo quando è contratto nell’esercizio ed a causa dello svolgimento di specifiche attività indicate dalla legge, o nell’espletamento di lavorazioni accessorie o complementari a queste, purché svolte nello stesso ambiente.

Cosa fare per mettere in sicurezza l'udito?
Prevenire! La prevenzione si basa sulla riduzione della rumorosità della fonte, sulla modifica dell’ambiente in cui si diffonde il rumore, sulla minore esposizione della persona a quest’ultimo e sull’utilizzo di cuffie e otoprotettori.

Cosa sono gli otoprotettori?
Conosciuti genericamente come tappi antirumore, gli otoprotettori professionali sono strumenti impiegati in contesti lavorativi particolarmente rumorosi (fabbriche, cantieri, officine) capaci di proteggere l’udito dei lavoratori. Sono piccoli oggetti che però hanno una grande responsabilità, quella di ridurre l’intensità dell’onda sonora ed il conseguente shock acustico a carico dell’orecchio. L’art. 189 del D.Lgs. n. 81/2008 dichiara che il datore di lavoro è tenuto a fornire questi dispositivi di protezione individuale a tutti i lavoratori il cui livello di esposizione quotidiana al rumore, prendendo in considerazione una giornata lavorativa di 8 ore, supera gli 80 dBA.

Per concludere:
Nel caso di attività che prevedano un’esposizione al rumore superiore agli 80 dBA, i lavoratori devono essere informati sui rischi per l’udito, sulla funzione dei DPI e sulle modalità di impiego. Perciò, se è vero che disporre di otoprotettori è un diritto di ogni lavoratore esposto ai forti rumori, è altrettanto legittimo rivendicare che questi dispositivi siano conformi alle normative vigenti. Inoltre, è bene ricordare che gli otoprotettori che non abbiano un’adeguata manutenzione o che non rispettino alcuni parametri inerenti al comfort del lavoratore, all’igiene e alla qualità dei materiali, possono risultare controproducenti.

Se pensi di avere problemi uditivi è possibile effettuare un controllo gratuito: sarà il primo passo per migliorare la qualità della tua vita!

Al lavoro, proteggi il tuo udito!


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